Il mio non sarà un racconto di viaggio con la descrizione di tutte le tappe visitate, l'organizzazione, i prezzi, ecc.
Sarà un puzzle di tutte le emozioni e i particolari che mi hanno colpita in qualche modo... come delle fotografie macro, con degli stralci apparentemente sconclusionati di parti che compongono l'insieme, un insieme - la Cina - che comunque in due settimane è impossibile comprendere!
Forse il racconto potrà apparire incoerente ai molti... ma sarà solo l'espressione di ciò che ho percepito io, come turista italiana abituata a convivere in Italia con gli stranieri cinesi.
Il mio viaggio è iniziato il 21 maggio 2007.
Ore 12.00 Roma-fiumicino.
Ore 14.00 Aereo per Amsterdam (durata volo 2 h).
Ore 16.00 Aereo per Beijing (durata volo 9,5 h).
Il deserto del Gobi.
Ancora il deserto del Gobi.
E ancora il deserto del Gobi.
22 maggio 2007
Ore 08.30 arrivo a Beijing (Pechino), Cina.
Pioggia.
Pioggia.
Pioggia.
Incontro con la guida cinese.
"La pioggia vi ha dato il benvenuto" - dice Luò, la nostra guida cinese!
Luò è un ragazzo che si sta laureando nella complicata università cinese; nel frattempo lavora in agenzie di viaggi come traduttore e guida.
Si fa chiamare per semplicità "Luciano". Luò dice che in Cina, anche quando piove, il tempo è bello.
Dice che la pioggia serve per dare la vita, per cui "Oggi piove! Tempo bello per noi!".
Con il tempo cosi, preferiamo rintanarci in un luogo coperto.
Cosi decidiamo di fare la nostra prima visita nella città al "Tempio del Lama" o anche "Yonghegong".
Luigi ha le scarpe zuppe... brividi di freddo...
Ma il Tempio è splendido e si va ad incastrare perfettamente con le costruzioni moderne e all'avanguardia che spuntano ad ogni angolo qui a Pechino!
Il Tempio dei Lama è posto nella parte nord-orientale della città. Il suo nome cinese significa "Palazzo dell’Eterna Armonia". Costruito nel 1694, restaurato nel 1949, è composto di 5 padiglioni, di numerosi tempietti e cortili in cui vi sono diverse raffigurazioni di Buddha.
Nell’ultimo padiglione, detto Wangfuge (delle 10.000 felicità), vi è una monumentale statua di Buddha nella sua forma tibetana, alta 18 metri, ricavata da un tronco di 26 m di altezza.
E' proibito scattare fotografie nei templi; ma subito ci appare chiaro che le contraddizioni, in un paese che ha convissuto con le varie forme di dittatura per secoli, sono evidenti e molteplici.
Infatti è proibito scattare foto per rispettare la religiosità dei monaci ma gli stessi monaci, per denaro, dicono preghiere e fanno accedere alcuni cinesi benestanti nella parte riservata ai religiosi.
Monaci che parlano al cellulare; monaci che ascoltano l' I-Pod... monaci dei nostri giorni.
Pranzo.
10 yuan corrispondono a circa 1 euro.
Una bottiglia di vino rosso costa intorno ai 98 yuan, circa 10 euro.
Una tazzina di caffè espresso costa intorno ai 30 yuan, circa 3 euro.
Informazioni personali
- Daikirja Javakz
- Roma, RM, Italy
- Articolo 19 della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo: "Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere". (Parigi 10 dicembre 1948) http://www.unhchr.ch/udhr/lang/itn.htm
mercoledì 29 agosto 2007
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